Geom. Pietro Mattesi Link  
 
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Con il contratto preliminare di compravendita il promittente venditore si obbliga a stipulare con il promittente acquirente, o con quel soggetto, privato o ente, che quest'ultimo indicherà, il contratto definitivo di vendita (mediante atto pubblico notarile o scrittura privata autenticata). Su di esso vanno indicati per iscritto: i dati anagrafrici dei contraenti; il prezzo di vendita dell'immobile; la descrizione dell'immobile con i dati catastali; i tempi e i modi di pagamento; la somma ricevuta a titolo di caparra confirmatoria; la conformità dell'immobile alle disposizioni di legge e ai regolamenti urbanistici ed edilizi; la data entro la quale dovrà essere stipulato il rogito ed il notaio incaricato a redigerlo. Questo contratto vi vincolerà in modo pressoché definitivo all'acquisto e, pertanto, è estremamente consigliabile (ma non necessario!) che esso venga stipulato con l'assistenza di un notaio o di un avvocato (ma esperto del settore!). Diverse possono essere le problematiche che investono questo particolare momento, per il quale non ci si può improvvisare esperti della materia. Per l'acquirente, pertanto, resta solo il compito di seguire l'operato del professionista e, quindi: chiedere un colloquio con il notaio e prospettargli ogni problematica che si ritiene importante; valutare con il medesimo le eventuali opportunità di tutela attraverso l'inserimento di clausole ad hoc; valutare con il professionista gli aspetti fiscali dell'acquisto; è possibile, infatti ottenere importanti agevolazioni fiscali (per es., nel caso di acquisto come prima casa o di immobili di particolare interesse storico o artistico); nel caso che il venditore sia un imprenditore o una società, valutare la possibile tutela in caso di fallimento (che potrà coinvolgere il bene acquistato ancora per due anni dalla data della stipula); valutare l'eventuale opportunità della trascrizione del preliminare, che costituisce sicuramente una valida ed efficace tutela per l'acquirente ma può presentarsi estremamente onerosa fiscalmente. Al momento della sottoscrizione, poi, vi verrà chiesto di versare una determinata somma di denaro. Quest'ultima, che dovrà essere la più bassa possibile e non superare mai, in ogni caso, il 10 o 15% dell'intero corrispettivo, dovrà essere versata a titolo di caparra confirmatoria e di acconto sul prezzo. Caparra confirmatoria significa che nel caso non si prosegua nell'affare per colpa vostra perderete la somma, ma nel caso che la colpa sia del venditore avrete diritto alla restituzione del doppio di quanto versato. Qualora tutto vada bene, detta somma verrà computata nel prezzo.